L’assemblea del Consiglio regionale riunitasi avantieri a Potenza il 21 luglio/2015 su richiesta di 1/5 dei consiglieri, avrebbe dovuto avere carattere monotematico riguardante le estrazioni su tutto il territorio regionale e trattare in maniera dettagliata ed approfondita tutti gli aspetti ambientali, produttivi, economici, programmatici, autorizzativi, normativi.
I punti all’o.d.g. erano 15 ed hanno evidenziato la volontà politica di non trattare il tema e non volere neanche affrontare e risolvere la controversa impostazione da dare alla sentenza del Tar riguardante l’autorizzazione concessa alla Aleanna Resources sul Vulture Alto Bradano.
Il Consiglio non ha affrontato neanche la situazione esistente a Montegrosso in agro di Brindisi di Montagna, dove persistono indagini della magistratura. Lo stesso Consiglio non considera che le aree su cui si vogliono concedere autorizzazioni a trivellare riguardano territori di ben 95 comuni su 131.
I consiglieri non hanno tenuto debitamente conto della grave posizione politica tenuta dal nostro Presidente Pittella che, durante la manifestazione di Policoro si nascondeva dietro le spalle del Presidente della Regione Puglia Emiliano e non riusciva ad esprimere alcuna opinione perché non consentitogli dai fischi della folla.
La discussione del problema relativo alle estrazioni è stata rinviata al 27 luglio c.a. ben sapendo di partecipare in data giorno 24 luglio c.a. alla riunione delle regioni che hanno rigettato l’art. 38 della cosiddetta Legge “Salva Italia”: Abruzzo, Molise, Calabria, Marche, Puglia.
E’ lecito chiedersi: con quale mandato politico la regione Basilicata si presenterà a detta riunione? in barba all’intelligenza dei cittadini di questa regione.
Lo stesso Pittella ha dichiarato che vorrà “perseguire la strada dell’interlocuzione plurale con Renzi”, senza esplicitare il significato di questa stessa frase.
I sindaci ed il presidente della Regione sono i diretti responsabili civili e penali
della salute dei cittadini, se cagionata da inquinamento ambientale.
L’intera cittadinanza di tutta la Basilicata, ricordando la richiesta di moratoria internazionale per non permettere le esplorazioni off-shore e le trivellazioni nel “bacino del Mediterraneo”, e la completa applicazione degli accordi regionali per le coltivazioni petrolifere,
CHIEDE