INTERVENTO SULLA QUESTIONE AMIANTO”
“Ho contribuito a promuovere questo incontro informale che si è tenuto questa mattina in Commissione Ambiente alla presenza del Presidente Realacci, vista l’assoluta rilevanza del tema e dando corso all’impegno assunto in questi mesi nei confronti delle associazioni.
Oggi c’è stata una fase di ascolto, alla quale seguiranno atti operativi e concreti, focalizzando l’attenzione sui temi legati alle competenze della Commissione di cui sono membro, e quindi bonifiche e smaltimento. Dall’incontro di oggi emerge chiaramente la necessità di una stretta collaborazione fra chi siede nelle istituzioni e i cittadini e le associazioni”, lo afferma Maria Chiara Gadda, parlamentare del PD, a seguito dell’incontro informale che si è tenuto questa mattina in Commissione Ambiente della Camera con i
rappresentanti dell’AIEA, Associazione Italiana Esposti Amianto, che manifestavano davanti a Montecitorio.
“Fra le varie richieste”, prosegue Gadda, “emerge l’esigenza di dare
corpo e finanziamento al Piano Nazionale Amianto promosso lo scorso novembre 2012 durante la conferenza intergovernativa di Venezia che
definisce tre macroaree di azione: tutela della salute, dell’ambiente e sicurezza del lavoro e previdenziali. E’ necessario attuare ed aggiornare la normativa vigente, verificare lo stato dell’arte in tema di bonifiche, censimenti e mappature, così come avere un quadro
uniforme nelle diverse Regioni anche sul fronte protocolli, prevenzione e controllo. Bisogna inoltre sciogliere lo spinoso nodo dello smaltimento visto che dal 2014 la Germania non accetterà più i nostri rifiuti”.
“In questo momento parlare di amianto riguarda tutti noi”, conclude la parlamentare lombarda, “non soltanto chi si è trovato a maneggiare e trattare questo materiale prima che venisse messo al bando. ll Partito Democratico si impegnerà per avviare una serie di iniziative parlamentari, in stretta collaborazione con le associazioni, per arrivare a soluzioni efficaci. Non si devono però perdere di vista alcune misure positive già avviate su questo fronte come ad esempio l’inserimento nel Decreto del Fare di risorse svincolate dal Patto di Stabilità per lo smaltimento dell’amianto dai tetti degli edifici scolastici, oppure gli incentivi previsti fino allo scorso anno per la sostituzione dell’amianto con il fotovoltaico, misura che ha portato finora a smaltire 13 milioni di metri quadrati di eternit.