La responsabilità del manager svizzero Stephan Schmidheiny va ravvisata anche per gli stabilimenti Eternit di Napoli-Bagnoli e Rubiera, considerata prescritta nella sentenza di primo grado, perché «esattamente come negli altri due siti di Cavagnolo e di Casale Monferrato, il fenomeno epidemico costituito dall'eccesso dei casi rilevati rispetto a quelli attesi, è attualmente ancora in corso».